La diagnosi precoce del carcinoma squamocellulare orale ha un’importanza fondamentale per la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.
La sopravvivenza globale dei pazienti affetti da questo tumore rimane molto bassa in quanto si attesta, a 5 anni, sul 50% ed e’ rimasta assolutamente invariata negli ultimi 4 decenni nonostante i progressi della medicina e della chirurgia. Le ragioni di ciò sono principalmente dovute a ritardi diagnostici per errori o scarsa conoscenza del problema da parte del medico, valutazione erronea delle lesioni da specialisti non idonei e ritardo causato dallo stesso paziente per noncuranza o sottovalutazione dei sintomi orali.
Lo sviluppo del carcinoma squamocellulare orale è preceduto spesso da lesioni precancerose identificabili come placche bianche o aree rosse che sono conosciute come leucoplachia e eritroplachia o leucoeritroplachie. E’ stato riportato che, al momento della diagnosi, il 16-62% dei carcinomi orali sono associati con questo tipo di lesioni.