Questa malattia, piuttosto frequente nel sesso femminile e denominata anche “bocca urente” o “stomatopirosi”, si caratterizza per la presenza di bruciori localizzati all’ interno della bocca e che possono interessare la lingua, le guancie interne, le labbra e il palato. Oltre al bruciore possono essere presenti dolore pungente, sensazione di prurito, alterazioni del gusto e sensazione di bocca secca. Le persone che portano protesi mobili possono avere difficoltà a sopportarle e le cure odontoiatriche possono accrescere i disturbi. Caratteristicamente il bruciore è assente o scarso al mattino e tende ad aumentare durante la giornata raggiungendo il massimo nel tardo pomeriggio/ serata. Tipico è anche il fatto che scompare durante i pasti. La bocca urente si osserva soprattutto in donne in post-menopausa affette da sindromi ansioso- depressive.
Nonostante la sensazione di bruciore possa essere notevole, le mucose della bocca si presentano sane, senza alterazioni o lesioni. Inoltre, gli esami del sangue, la valutazione della quantità di saliva prodotta, le indagini per verificare la presenza di infezioni e tutte le valutazioni che vengono effettuate per stabilire la diagnosi danno risultati normali. I pazienti che ne sono affetti fanno molta fatica ad essere creduti dai medici in quanto il fatto di non trovare alcuna alterazione all’interno della bocca farebbe presupporre che il paziente si inventi il bruciore orale. I disturbi del paziente sono invece reali.
Questo problema colpisce soprattutto le persone ansiose, emotive, depresse che attraversano periodi di difficoltà in famiglia o sul lavoro o che hanno avuto lutti in famiglia. Spesso i pazienti soffrono contemporaneamente di altri sintomi di somatizzazione quali mal di testa, disturbi di stomaco, colon irritabile, palpitazioni, “groppo” in gola, bruciore ai genitali e problemi della pelle. Una paura frequente che si osserva nei soggetti affetti da bocca urente è che il disturbo orale possa essere causato un tumore (cancerofobia) o da qualche altra malattia grave.
Il bruciore orale può essere causato da molteplici cause quindi è molto importante che i pazienti affetti da questo problema vengano esaminati da uno specialista sulle malattie orali.
In circa la metà delle persone che ne sono affette il bruciore può durare anche 6-7 anni dall’inizio dei primi sintomi. In certi pazienti il bruciore può regredire del tutto in maniera spontanea. Nei pazienti che rispondono alla terapia si osserva in genere una regressione del bruciore duratura nel tempo.
Non esiste un trattamento specifico di questa malattia. Gli sciacqui della bocca con colluttori non sono in genere efficaci. I disturbi, che comunque possono regredire spontaneamente, sono sensibili (nel 50-60% dei casi) alla terapia con ansiolitici o, nei casi più gravi, agli antidepressivi. I pazienti che soffrono di insonnia possono beneficiare indirettamente dalla cura di questo problema. Rimane di fondamentale importanza il fatto che malattia venga correttamente valutata in ambiente specialistico e diagnosticata dopo l’esclusione di altre malattie orali e/o generali. I pazienti affetti da forte stress e sindromi ansioso-depressive possono sicuramente beneficiare di una valutazione neuropsichiatrica.